FANTASIE ECOLOGICHE: NAUSICAA DELLA VALLE DEL VENTO

NAUSICAA DELLA VALLE DEL VENTO: POESIA E DELICATEZZA NEL RAPPORTO UOMO-NATURA

Dopo il primo film Lupin III – Il castello di Cagliostro, il maestro Hayao Miyazaki realizza Nausicaä della Valle del vento, nel quale affronta per la prima volta alcune delle tematiche che caratterizzeranno tutta la sua carriera: l’infanzia, la pace, l’ambiente, il confine sfumato tra bene e male.

«Credo che le anime dei bambini siano le eredi della memoria storica delle generazioni precedenti»

In seguito a un cataclisma che ha sconvolto l’intero pianeta, una foresta tossica ha ricoperto la maggior parte della superficie terrestre. È uno scenario apocalittico, dove una nuova guerra è sul punto di esplodere. Il regno della Valle del vento – governato da Jihl, padre della coraggiosa Principessa Nausicaä – è una delle poche zone ancora popolate. Nausicaä ha due doni: saper cavalcare il vento volando come gli uccelli e riuscire a comunicare con gli Ohm, i giganteschi insetti guardiani della foresta. Il suo popolo la ama e la stima ed è proprio per questo che sceglierà di intraprendere un viaggio per ristabilire la pace e riconciliare l’umanità, che è sopravvissuta e si divide in due regni, Tolmechia e Pejite, con la Terra.

L’ambientazione è tipicamente steampunk, con strane macchine volanti.

 

Nausicaä rappresenta la protagonista tipica di Hayao Miyazaki: un’adolescente che non si limita ad agire, ma si sforza di comprendere i motivi per cui il mondo è in quello stato. È coraggiosa, forte e ha delle abilità fuori dal comune.

Il pacifismo è sempre presente nelle pellicole del maestro, in quanto le truppe di Tolmechia combattono una guerra insensata contro il regno di Pejite: un’accusa contro la volontà dell’uomo di autodistruggersi. Questo elemento è presente anche in altre sue opere: Il castello errante di Howl, Conan – il ragazzo del futuro, Laputa: castello nel cielo e Principessa Mononoke.

Come in altre pellicole, non esistono personaggi negativi. O almeno, non completamente. Persino la regina di Tolmechia ha le sue luci e le sue ombre ed è spinta da ragioni intime e profonde. Sbagliate, ma non per questo non riflessive. Proprio come la Strega delle Lande Desolate ne Il castello errante di Howl o lo spirito Kaonashi ne La città incantata.

Non solo, un altro tema molto sentito è la paura del diverso.

 

Infine, però, si giunge al cuore di Nausicaä della Valle del vento: l’ecologia.

“Ho scoperto che le piante della giungla tossica non sono velenose se vivono in un ambiente puro. In sé le piante sarebbero innocue, è la contaminazione della terra che le rende mortali. Anche l’acqua e la terra di questa valle sono contaminate. Chi ha ridotto così il mondo?”

La Giungla Tossica non è malvagia, è solo una reazione della natura alla devastazione dell’uomo. I suoi alberi purificano acqua e terra, che in realtà sono state avvelenate dall’uomo. Un conflitto uomo-natura ancora oggi attuale.

 

Le tavole di Hayao Miyazaki sono pura poesia e vogliono mitigare l’orrore dell’inquinamento che sembra in procinto di portare morte e distruzione ovunque. Significativa la sequenza iniziale, in cui la ragazza osserva dei fiocchi bianchi che cadono dal cielo, sembra neve, anche i temi musicali suonano leggeri. Un messaggio ecologico e ambientalista delicato, intimo e attuale.